Cenni Storici

Il Castello di Torrano si innalza su un poggio precollinare ubicato sul versante destro del fiume Nure, ai margini della strada che collega Ponte dell’Olio a Carpaneto, in provincia di Piacenza.Il primo accenno alla località, detta anche Torano, e Thorano , compare in una pergamena dell’anno 839 nella quale il nome sembra collegato alla famiglia romana dei Turania ed il cui testo è inciso su pietra, affissa alle mura interne del Castello. Nei secoli successivi, intorno al 1192 il sito venne concesso in feudo dal vescovo Tebaldo ad Arduino Confalonieri, uno dei rettori della Lega Lombarda. Durante la signoria dei Confalonieri intorno al 1250, venne presumibilmente affiancata la villa accanto alla torre come residenza di rappresentanza del “Signore”e la seconda murata con il portale di accesso (Primam Portam),il corpo delle guardie e le armerie. Il sito è ricordato nelle cronache per essere stato, prima occupato dalle truppe di Alberto Scoto e ceduto poi dal duca Galeazzo Visconti ai Fulgosio, accesi sostenitori del partito Guelfo. Nel 1321,per controversie lo stesso Galeazzo ordinò la distruzione del fortilizio, per i tempi definito ampio e magnifico.

I Fulgosio cedettero Torrano nel 1376 a Corrado Leccacorvi, alla cui morte il castello con annesso feudo passò nel 1466 al figlio primogenito, Luchino, La fase crepuscolare dei Leccacorvi, già in atto da tempo, ebbe il suo definitivo epilogo il 19 Aprile 1522 allorchè Vincenzo Leccacorvi, vendeva il castello a Gian Bernardino Marconi. Sulla fine del 1649, ossia in epoca farnesiana, l’investitura di Torrano venne concessa, col titolo di Contea, ai Chiapponi. Sotto la dominazione francese venne poi incamerato dal demanio, che a mezzo del Prefetto del dipartimento del Taro, procedeva nel 1812 alla sua alienazione. Da allora numerosi furono i proprietari succedutisi nel possesso.

 
 

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